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Se pensi che una crisi reputazionale sia la fine del mondo per il tuo hotel, ti sbagli di grosso. Alcune delle strutture più prestigiose al mondo hanno affrontato situazioni difficili e ne sono uscite più forti di prima. Vediamo insieme come ci sono riusciti, così puoi rubare qualche idea per la tua attività.
The Ritz-Carlton Sarasota: quando un tweet ha cambiato tutto
Tutto è cominciato con un semplice tweet. Nel 2012, un ospite del Ritz-Carlton Sarasota ha pubblicato una lamentela sul servizio di parcheggio. Niente di particolarmente grave, ma in un’epoca in cui i social media possono amplificare qualsiasi critica, la situazione poteva degenerare.
E invece no. Il team social dell’hotel ha risposto in pochi minuti, scusandosi sinceramente e offrendo una soluzione immediata. Il cliente, sorpreso dalla rapidità e dall’empatia della risposta, ha poi condiviso la sua soddisfazione online. Risultato? Quella che poteva essere una piccola crisi si è trasformata in un’ondata di pubblicità positiva.
La lezione è chiara: sui social media, la velocità di risposta è tutto. Ma deve essere una risposta autentica, non una scusa di circostanza.
The Cove Eleuthera Resort: come trasformare gli ospiti in testimonial
Il Cove Eleuthera Resort non si è trovato ad affrontare una crisi reputazionale acuta, bensì una percezione del brand piuttosto bassa e poca visibilità online. La soluzione? Trasformare gli ospiti in influencer.
Hanno creato un hashtag dedicato e incentivato i clienti a condividere foto e storie della loro esperienza. Non si tratta del solito “tagga il tuo amico per vincere una notte gratis”, ma di un vero e proprio coinvolgimento emotivo. Gli ospiti hanno cominciato a postare spontaneamente contenuti bellissimi, mostrando il resort nel suo lato migliore.
L’engagement è schizzato alle stelle, il traffico sul sito è aumentato e, soprattutto, sono cresciute le prenotazioni. Tutto grazie alla fiducia che nasce quando sono i clienti stessi a raccontare la tua storia.
The Hoxton Hotel: l’arte di trasformare una recensione negativa in un’opportunità
The Hoxton Hotel ha fatto scuola nella gestione delle recensioni. Invece di limitarsi a rispondere in modo standard, ha adottato un approccio personalizzato per ogni feedback, anche quelli più critici.
Ma non si sono fermati alle parole. Quando possibile, hanno sorpreso gli ospiti che avevano avuto problemi con piccoli gesti di attenzione durante il soggiorno successivo. Risultato? Molti di quelli che avevano lasciato recensioni negative sono tornati e hanno cambiato completamente la loro opinione.
Oggi The Hoxton ha uno dei punteggi più alti su TripAdvisor nella sua categoria e una community di clienti fedelissimi. Dimostrazione che a volte basta ascoltare davvero per trasformare un critico in un fan.
The Whitby Hotel: quando la colazione fa la differenza
A volte basta un dettaglio per rovinare la reputazione di un hotel. Per The Whitby Hotel è stata la colazione: una recensione particolarmente negativa su questo aspetto ha spinto il management a rivedere completamente il servizio.
Hanno coinvolto lo staff e alcuni ospiti in un processo di riprogettazione del buffet. Poi hanno fatto un passo in più: hanno invitato il cliente insoddisfatto a tornare per provare la nuova colazione. Il risultato? Una nuova recensione a cinque stelle che elogiava la capacità dell’hotel di ascoltare e migliorare.
Questo caso dimostra che i feedback negativi possono essere il miglior strumento per crescere, a patto di prenderli sul serio e agire concretamente.
The Ritz-Carlton New Orleans e l’uragano Katrina: gestire l’emergenza estrema
Quando l’uragano Katrina ha colpito New Orleans nel 2005, il Ritz-Carlton si è trovato ad affrontare una crisi senza precedenti. Ma invece di chiudere e mandare via gli ospiti, hanno trasformato l’hotel in un rifugio sicuro.
Hanno attivato immediatamente il piano di emergenza, garantendo cibo, assistenza medica e sicurezza a chi era bloccato nella struttura. La dedizione mostrata in quei giorni terribili ha creato un legame fortissimo con la clientela e ha rafforzato la reputazione dell’hotel come luogo affidabile anche nelle situazioni più difficili.
La lezione? Anche nelle crisi più gravi, mettere al primo posto la sicurezza e il benessere degli ospiti paga sempre.
Marriott International: trasparenza durante la pandemia
La pandemia di COVID-19 ha messo in crisi tutto il settore alberghiero. Marriott International ha affrontato l’emergenza con una comunicazione cristallina sulle misure di sicurezza adottate.
Hanno creato protocolli chiari, li hanno comunicati in modo trasparente e hanno formato tutto il personale per applicarli con coerenza. Il risultato? Hanno riconquistato la fiducia dei clienti più rapidamente di molti competitor, dimostrando che in momenti di incertezza, la trasparenza è il miglior investimento.
Il caso del turnaround alberghiero: da 14° a 3° posto in 6 mesi
Patrick Landman, CEO di Xotels, racconta un caso emblematico: un hotel che era precipitato al 14° posto su 20 competitor nella sua zona. Con una strategia mirata che combinava motivazione del team, controllo dei costi e campagne flash, in un mese hanno visto i primi miglioramenti.
Dopo sei mesi? Terzo posto nella classifica locale, con performance del 16% superiori alla media di mercato e tassi di occupazione record durante l’estate. Il segreto? Un approccio integrato che ha coinvolto tutte le aree dell’hotel, dalla reception alla cucina.
Cosa possiamo imparare da questi casi
Tutte queste storie hanno denominatori comuni: rapidità di intervento, ascolto autentico dei clienti, capacità di trasformare i problemi in opportunità. Ma soprattutto dimostrano che una crisi reputazionale non è la fine, ma può essere l’inizio di una nuova fase di successo.