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Il turismo cinese in Italia è in piena rinascita, con numeri che superano persino quelli pre-pandemia. Se nel 2023 abbiamo registrato circa 2 milioni di ospiti cinesi, per il 2024 si stimano oltre 3 milioni di arrivi e 5,4 milioni di presenze. Un dato che rende la Cina uno dei mercati più promettenti per gli albergatori italiani. Ma come fare per attrarre questi ospiti così preziosi? La risposta sta in una combinazione di strategie digitali mirate, servizi personalizzati e una profonda comprensione delle loro abitudini.
Perché puntare sugli ospiti cinesi in hotel?
I turisti cinesi non solo sono numerosi, ma anche molto spendenti. Amano il lusso, la cultura italiana e le esperienze autentiche. Il 97% di chi ha già visitato l’Italia dichiara di voler tornare, e il 38% la considera la meta più attrattiva d’Europa. Le città d’arte come Roma, Milano e Venezia restano le preferite, ma regioni come Puglia, Sicilia e Umbria stanno emergendo grazie a iniziative promozionali e nuovi voli diretti.
Questi viaggiatori cercano sempre più esperienze personalizzate: non più tour di massa, ma viaggi indipendenti, enogastronomia, wellness e shopping di lusso. Per catturare la loro attenzione, però, bisogna sapere dove e come comunicare.
I canali digitali per raggiungere gli ospiti cinesi
In Cina, il digitale è tutto. Google, Facebook e Instagram non esistono, sostituiti da piattaforme locali che ogni hotel deve conoscere.
WeChat è il cuore della vita online cinese. Oltre a essere un’app di messaggistica, permette di creare pagine ufficiali per l’hotel, inviare promozioni e persino gestire pagamenti con WeChat Pay. Avere un account su WeChat non è un optional: è essenziale per dialogare con potenziali clienti e fidelizzare quelli esistenti.
Weibo, spesso paragonato a Twitter, è un altro canale fondamentale. Qui i turisti cinesi cercano informazioni, leggono recensioni e seguono brand internazionali. Postare contenuti accattivanti, come foto delle camere o video delle esperienze offerte dall’hotel, può aumentare visibilità e prenotazioni.
Douyin (la versione cinese di TikTok) e Xiaohongshu (noto come “Little Red Book”) sono altrettanto importanti. Douyin è perfetto per video brevi e coinvolgenti, mentre Xiaohongshu è la piattaforma dove i viaggiatori condividono recensioni e consigli. Essere presenti su questi social significa entrare nel loro flusso di pianificazione del viaggio.
L’importanza delle OTA cinesi e delle recensioni
Oltre ai social, i turisti cinesi utilizzano piattaforme di prenotazione locali come Ctrip (Trip.com) e Fliggy. Essere presenti su queste OTA (Online Travel Agencies) è cruciale perché sono il primo punto di contatto per chi organizza un viaggio. Molti hotel commettono l’errore di limitarsi a Booking.com o Expedia, ma in Cina questi siti hanno una penetrazione minima.
Un altro aspetto da non trascurare sono le recensioni. Piattaforme come Dianping (l’equivalente cinese di Yelp) sono fondamentali per la reputazione online. Un hotel con recensioni positive su Dianping avrà molte più probabilità di essere scelto. Invitare gli ospiti a lasciare un feedback (magari offrendo un piccolo omaggio) può fare la differenza.
Come ottimizzare il sito web per gli ospiti cinesi
Avere un sito web tradotto in cinese è solo il primo passo. Per essere trovato, il sito deve essere ottimizzato per Baidu, il motore di ricerca più usato in Cina. A differenza di Google, Baidu ha algoritmi diversi: privilegia contenuti testuali, caricamento veloce e presenza su directory locali.
Inoltre, è essenziale integrare metodi di pagamento come Alipay e UnionPay, utilizzati dalla maggior parte dei viaggiatori cinesi. Se il sito non supporta questi sistemi, si rischia di perdere prenotazioni all’ultimo momento.
Servizi che fanno la differenza per gli ospiti cinesi
Una volta conquistata la loro attenzione online, bisogna assicurarsi che l’esperienza in hotel sia impeccabile. I turisti cinesi apprezzano dettagli che per noi possono sembrare piccoli, ma per loro sono fondamentali.
Offrire un bollitore elettrico in camera è quasi obbligatorio: il tè è una parte centrale della loro cultura. Anche la presenza di pantofole e accappatoi è molto apprezzata, così come la possibilità di guardare canali TV cinesi.
La colazione è un altro momento delicato. Molti ospiti cinesi cercano piatti familiari, come riso, noodles o zuppe. Introdurre opzioni di cucina cinese (o almeno adattate ai loro gusti) può trasformare una buona recensione in una recensione entusiasta.
Infine, la comunicazione. Avere materiali informativi in mandarino, dal menu del ristorante alla guida della città, fa sentire gli ospiti a proprio agio. Se possibile, formare il personale su alcune frasi base in cinese o assumere un addetto che parli la lingua può essere un enorme vantaggio competitivo.
Collaborare con influencer cinesi (KOL)
In Cina, gli influencer – chiamati Key Opinion Leaders (KOL) – hanno un potere enorme. Un post di un KOL popolare su WeChat o Douyin può portare all’hotel centinaia di prenotazioni in pochi giorni.
Identificare gli influencer giusti (quelli con un seguito rilevante nel settore turistico) e invitarli a soggiornare nell’hotel può essere un investimento molto redditizio. Le loro recensioni e i loro contenuti visivi avranno un impatto immediato sulla visibilità della struttura.
Conclusioni: una strategia a 360 gradi
Attrarre ospiti cinesi in hotel non è una questione di fortuna, ma di pianificazione. Bisogna essere presenti sui loro canali digitali, offrire servizi su misura e curare ogni dettaglio dell’accoglienza.
Chi saprà adattarsi a queste esigenze raccoglierà i frutti di un mercato in crescita esponenziale, con ospiti fedeli e disposti a spendere per un’esperienza di qualità.